Amore, sentimenti, gioie e sofferenze sono gli stati d’animo che animano le tre protagoniste femminili de “Il vino e le rose”, l’ultima fatica di Claudia Conte, giovane scrittrice, attrice e presentatrice. Claudia, alla sua seconda esperienza letteraria, dopo aver pubblicato tre anni fa il suo primo romanzo “Soffi Vitali”, dimostra di aver raggiunto una grande maturità espressiva e stilistica. Il nuovo volume, “Il vino e le rose”, edito da Armando Curcio Editore, è un inno ai sentimenti profondi che animano le protagoniste: Irene, Luisa ed Eva che si pongono continuamente domande complesse sul vero senso della vita, sul vuoto esistenziale, sul dolore e sul significato della felicità terrena e sono in costante ricerca del proprio equilibrio e del proprio benessere mentale. In un continuo confronto a tre cercheranno di trovare delle risposte ai loro interrogativi . Questo saggio, travestito da romanzo, propone questi e molti altri quesiti, tentando anche di fornire delle risposte, frutto proprio di meditazioni dell’autrice, di sue letture di testi laici ed ecclesiali e soprattutto di intensi discussioni con esperti di teologia, sociologi e psicologi.Particolare attenzione è rivolta ai momenti più salienti delle vite delle tre donne, dall’infanzia fino all’età della maturità, trascorse in un turbinio di sentimenti opposti tra loro, senza soluzione di continuità, che vanno dagli estremi della gioia e della disperazione, passando per la malinconia e per la serenità.I personaggi della storia narrata, attraverso i loro dialoghi, esprimono varie opinioni, punti di vista eterogenei su come tentare di vincere i mostri del degrado psicologico che regna nell’uomo nell’epoca postmoderna.In un momento di costante individualismo, di superficialità, di apatia, di scarsa attenzione ai rapporti umani e di importanza solo ai beni materiali, Claudia Conte ci invita a volare più in alto e a soffermarci sul vero senso e sui veri valori della vita guardando nella nostra anima e nei nostri sentimenti più profondi. Emerge in tutta la sua forza l’animo sensibile ed artistico della scrittrice che a soli 25 anni dimostra una maturità fuori dal comune ed una visione molto positiva dei rapporti umani, infatti scrive: “E’ dunque l’amore il comune denominatore per tutti gli esseri umani affinchè possano essere felici. Vivere senza amore equivale a non vivere affatto. E non parlo solo del sentimento verso il partner ma dell’amore in senso universale, per la vita, che ci porta a scoprire ogni giorno un nuovo entusiasmo; è ringraziare di essere vivi, sognare e fremere per qualcosa o per qualcuno. E ancora, è compiere ogni giorno un piccolo gesto che faccia stare meglio il prossimo, è non essere indifferenti di fronte alla sofferenza dell’altro”.La nuova presentazione del romanzo si terrà l’8 ottobre presso la Città dell’Altra Economia in occasione dell’evento “Roma Intercultural festival” , la manifestazione che unisce il teatro, la musica, la danza, la fotografia e la letteratura con dibattiti di esperti del settore.