L’unicità è la forza che definisce l’identità. La molteplicità è l’essenza dell’autenticità. Si legge così sul comunicato di lancio di Moncler Genius che rappresenta il nuovo corso del brand, una vera e propria spinta in avanti. Moncler Genius è una visione del futuro. Fruibile adesso. Una visione che supera la temporalità della stagione e stabilisce un dialogo quotidiano con il consumatore. Remo Ruffini ha concepito Moncler Genius come un hub di menti eccezionali che operano insieme pur continuando a coltivare la loro individualità. Otto i progetti che rappresentano l’unicità di Moncler Genius. La chiave di lettura di ogni progetto è l’iconico piumino Moncler che, elaborato singolarmente, converge all’unanimità su un’unica direzione. Ogni progetto di Moncler Genius è identificato da un numero. I numeri non creano una gerarchia, ma si integrano nello stesso insieme, il Moncler Genius Building. Curiosi di sapere chi si nasconde dietro ogni numero? Leggete un po’:
1 Moncler Pierpaolo Piccioli: lo stilista ha spogliato il classico piumino Moncler per raggiungere la sua forma più chiara, seguendo l’idea che la purezza si raggiunge quando la forma riflette l’essenza. La sua interpretazione della funzionalità ha la forza della couture.
2 Moncler 1952: i modelli classici di Moncler reinterpretati con colori pop e macro logo a contrasto. Moncler 1952 è un omaggio all’anno di nascita del brand e definisce la naturale evoluzione di oltre 65 anni di storia basati su ricerca tecnologica e creativa.
3 Moncler Grenoble: un inedito mix and match caratterizza Moncler Grenoble. Stampe e tessuti, insoliti per il mondo della montagna assumono qualità tecniche performanti, mantenendo intatta l’eleganza.
4 Moncler Simone Rocha: la designer irlandese aveva in mente immagini di audaci scalatrici di epoca vittoriana in sottoveste mentre concepiva la sua idea creativa. Ha lavorato su sagome voluminose e proporzioni decostruite fondendo il gusto per l’ornamento con la performance qualitativa di Moncler.
5 Moncler Craig Green: sono stati concepito prodotti in grado di riscrivere il dialogo tra i capi e il corpo, ciò che si indossa e l’habitat. Ispirato da considerazioni funzionali, le ha successivamente espresse sotto forma astratta senza però sacrificare un rigoroso bisogno di pragmatismo.
6 Moncler Noir Kei Ninomiya: attraverso il proprio brand Noir, Kei Ninomiya progetta silhouette di impatto moltiplicando moduli in geometrie da indossare. Per la prima volta applica la sua meticolosa artigianalità al piumino, trasformandolo anche in una maglia.
7 Moncler Fragment Hiroshi Fujiwara: fomentatore culturale e infiltrato pop, Hiroshi Fujiwara, ha fatto proprio il piumino Moncler e con il suo modo personale di modificare in maniera sottile i capi ne ha rafforzato il cult-status.
8 Moncler Palm Angels: il piumino Moncler, ridotto all’essenza, si definisce con slogan e loghi per diffondere il messaggio in maniera virale attraverso un esercizio di merchandising che si traduce in un gift shop.
Come un vero hub creativo, Moncler Genius protende verso invenzione e innovazione e indirizza ogni azione al suo pubblico specifico: una sola maison, diverse voci, che parlano di unicità ai clienti, uno per uno, con un ritmo incessante e una sola lingua. Quella di Moncler.