Pony significa Product of New York, città dove venne fondato nel 1972, anno in cui ebbe inizio il mito di un brand che ha fatto la storia delle sneaker e che, ancora oggi, affascina milioni di appassionati in tutto il mondo. Negli anni ‘80 Pony irrompe sul mercato delle urban sneaker di derivazione sportiva con alcuni modelli (tra cui Top Star, Pro Model e City Wings), tennis e basket dal design semplice presentate da subito in pelle bianca, come da tradizione sportiva , e rese iconiche dallo stiloso chevron del brand e da make-up tipici di quei decenni e mai tramontati. Per la spring/summer 2018 Pony reinventa questi modelli storici e presenta sul mercato italiano una loro evoluzione stilosa e di gran pregio produttivo: l’ Aurora. Il risultato è encomiabile, una sneaker sporty chic, un modello heritage ma dall’attitudine contemporanea. Una sneaker All-White, prodotta in morbidissima nappa, con chevron traforato e logo a rilievo tono su tono. Caratteristiche che ne fanno uno dei modelli urban più belli di questa stagione. Un’evoluzione perfetta per i nostalgici e per le nuove generazioni… Pony è sempre vincente e questa volta è pronto a illuminare il mercato con il fascino della sua Aurora.
Chi è PONY
Pony è il brand di sneaker che più ha segnato la storia di ogni generazione dall’inizio degli Anni ’70 ad oggi. Nato a Manhattan nel 1972 grazie al talento e al carisma di Roberto Muller, Pony è stato il primo brand al mondo a veicolare nelle strade delle nostre città sneaker che fino ad allora si erano viste solo sui campi di atletica e negli stadi delle più popolari discipline sportive. I leggendari Franco Harris e Dan Marino indossavano Pony mentre tracciavano la storia della NFL, la lega di Football USA ed erano Pony le sneaker con cui Reggie Jackson festeggiò il suo Home Run Number 500 dopo averle indossate per intere stagioni con i New York Yankees, miti assoluti del baseball statunitense. È la NBA ne è stata la vera casa, il luogo deputato alla sua consacrazione e al seguito fideistico mai interrotto con milioni di giovani americani, appassionati di sport e sneaker addicted nella vita. Scorrono così le immagini di leggende NBA in volo con le loro Pony, come Bob McAdoo, Cedric Maxwell, Earl Monroe, David Thompson, John Havlicek, Darryl Dawkins e il fenomeno di ogni tempo, Wilt Chamberlin. Il brand americano ha un ruolo importante anche nello sviluppo del calcio negli Stati Uniti. Il grande Pelé, Giorgio Chinaglia e Paolo Rossi ne erano i grandi testimonial durante la loro indimenticata esperienza nei New York Cosmos. Nonostante l’interesse culturale e identitario di Pony sposasse i grandi talenti negli sport di squadra, il brand seguì da vicino anche i più importanti campioni degli sport individuali per eccellenza, la boxe e il tennis. Larry Holmes, Leon Spinks e il leggendario Muhammad Ali combatterono danzando sulle loro Pony in canvas. Tracy Austin, Roscoe Tanner, Mark Edmonson ci vinsero US Open e decine di tornei internazionali. Il dominio culturale di Pony si estese dallo sport alla musica, dall’hip-hop alla break-dance, dallo skateboarding alle culture artistiche street, anticipando di alcuni decenni la proposta di sneaker customizzate da artisti della musica hip hop, inventando e commercializzando esclusivi make-up firmati da star. Oggi Pony è tornato con successo sul mercato italiano ed europeo dove viene distribuito in esclusiva da una società italiana, la Baco Distribution di Andrea Conidi e si sta confermando tra le sneaker più apprezzate dal mercato delle fashion sneaker proposte dagli store di moda.