Cosa ci fa un fotografo con “troppi colori davanti agli occhi“, in una delle più malinconiche e antiche città del mondo? E’ uno strano connubio, ma Praga sembra accogliere bene le opere estrose dello statunitense Lachapelle. Quando ho visto i cartelloni pubblicitari, ho pensato che non potevo perdermi uno spettacolo unico come questo.
Nei lussuosi saloni della Galleria Rudolfinum, al centro di Praga, ho osservato da vicino le modelle rese immortali da Lachapelle. Cosi tra una Courtney Love santa, e una Uma Thurman psicotica, ritrovo una serie di piccole fotografie, veri gioielli, sul noto film Scarface! Installazioni giganti, inedite, che ripropongono catastrofi ambientali con personaggi, stranamente sempre belli e vestiti bene, che se si osservano da vicino sembrano marci e orrendi! Lachapelle è questo e altro. E’ un cultore della moda, un ricercatore del bello. Questa bellezza però è tragica e amara e risulta quasi finta agli occhi di chi non conosce bene le sue opere. Una bellezza che nasconde, invece, per chi lo segue da tanto, tutti i mali del nostro secolo. Lachapelle è un predicatore moderno. Con le sue fotografie, si fa portavoce di una generazione.
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