Fino al 25 novembre il Chiostro del Bramante ospita una mostra dedicata ad uno dei più talentuosi registi che il cinema abbia conosciuto. Stanley Kubrick Photographer esplora una passione poco nota del cineasta statunitense: passione sviluppata da giovanissimo e che, per cinque anni, lo ha visto impegnato come fotografo per la rivista Look. Tra il 1945 e il 1950, Kubrick documentò la vita quotidiana dell’America del dopoguerra, osservandola da una gamma di punti di vista e con un’acutezza tali da fare dei suoi reportage dei veri e propri trattati di sociologia per immagini. Passeggiando di fronte ai ritratti di icone come Rocky Graziano o Montgomery Clift; osservando (quasi spiando da un buco della serratura) lo scorrere della vita nei sobborghi di New York, sui suoi tram e i suoi tetti, o negli interni della Columbia University, quasi si dimentica che quegli scatti sono opera di un ragazzo poco più che adolescente. Sorprende, insieme a questa carrellata di inquadrature dove già si presagisce il desiderio di scandagliare tematiche che spaziano dallo squisitamente psicologico al tecnicamente luministico, un reportage sul circo: gli uomini in visita fra i recinti e le gabbie degli animali diventano vittime, tramite un ribaltamento di prospettiva, delle sbarre attraverso cui Kubrick insieme alle “bestie feroci” li guarda con il loro stesso stupore! Oltre 160 fotografie stampate dai negativi originali conservati nella Look Magazine Collection del Museum of the City of New York, che ne conserva un ben più ampio patrimonio – oltre ventimila. Un’occasione per conoscere le radici della creatività di colui che sarebbe diventato un fotografo di prima grandezza se non avesse improvvisamente lasciato il suo lavoro per dedicarsi, senza rimpianti, nel 1953, alle riprese del suo primo lungometraggio.