Fino al prossimo 27 aprile, la Sala Santa Rita a Roma, ospita il più piccolo circo al mondo, oltre a una selezione di creature fantastiche accompagnate da un nutrito numero di personaggi bizzarri. Per vederli non serve nemmeno pagare il biglietto, tutto gratis. Nessun trucco, solo “Il segreto del movimento”: questo il titolo della mostra che porta nella capitale gli automi del Modern Automata Museum di Montopoli di Sabina. Intorno alla parte centrale, un padiglione miniaturizzato identico in tutto a quelli del circo dove, in una sarabanda di acrobazie, piccole creature volano sul trapezio e un leone rianima un domatore non proprio coraggioso, si sviluppa un percorso che racconta la bellezza della creatività umana. Se quella degli automi è una storia antica quasi quanto l’uomo stesso, quello che non perde mai in attualità è il messaggio che queste creazioni lasciano. I “padri” e le “madri” delle opere esposte qui, per esempio, sono quasi tutti di nazionalità diverse – ma questo in un mondo ormai unico non stupisce poi tanto – e praticano un lavoro diverso rispetto a quello di artisti/ingegneri/progettisti di automi. Le creature animate che in questa esposizione, già dall’inaugurazione, hanno divertito un piccolo esercito di bambini e lasciato a bocca aperta (cosa non facile!) buona parte della stampa sembrano raccontare qualcosa. In ognuno di questi piccoli automi c’è un carattere, un umore, un’espressione, un vezzo, che sono parte di chi l’ha creato e patrimonio di tutta l’umanità; ci guardano con i loro occhi che sono sempre gli stessi, siamo noi a interpretare, di volta in volta, il loro messaggio, a veicolarlo sui nostri stati d’animo. Qui non c’è che da scegliere: dai draghi di latta, agli uomini/Anubi che fanno sport in palestra, ai vecchietti di legno che leggono sospettosi sulle panchine fino, non sembrerà poi così bizzarro, ai porci con le ali! Il segreto del movimento, forse, non è quello che tiene in vita gli automi, ma quello con cui la nostra mente reagisce al mondo e lo interpreta.