Diva Universal (Sky – Canale 128), in collaborazione con la casa editrice Gremese, firma una nuova operazione editoriale, la collana di monografie “Donne nel mito”, una serie di volumi dedicati a cinque grandi donne: Raffaella Carrà, Anna Magnani, Coco Chanel, Edith Piaf e Maria Callas. Il primo volume, scritto dalla giornalista Roberta Maresci, è dedicato a Raffaella Carrà, nostra signora della tv. La storia è quella di un ombelico alla bolognese che ha rivoluzionato il costume, nonostante avesse “fianchi ampi, gambe non perfettissime, bocca leggermente larga, statura non inarrivabile, naso evidente, sproporzione forte tra fianchi e punto vita microscopico”. Nel libro si legge che non si è mai sposata, ritenendo “il matrimonio come la Divina Commedia al contrario: prima viene il Paradiso, poi il Purgatorio e infine l’Inferno”. Il suo sogno? “Diventare coreografa come Maurice Béjart, e avere dei figli, ma quando il desiderio di un bimbo è arrivato, il mio corpo non ce l’ha fatta”. Raffaella Carrà è un simbolo, un’immagine, un emblema della televisione e della nazione. Un sogno erotico e familiare. Ma non chiamatela icona, perché allora ecco che scuote il caschetto: “Non sono un’icona, e meno che mai un’icona tv. Non è che sto sempre in televisione”. Ha la sua vita privata, va al supermercato, cucina, riceve gli amici, nuota. Ha detto: “Io vado e vengo come un’onda; ogni tanto prendo una vacanza dal-la vita e faccio un viaggio nell’irrealtà, ossia negli studi televisivi. Ma non sono un’impiegata della tv“. Un libro da leggere canticchiando magari la mia canzone preferita: