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La Giuria Internazionale del Festival del cinema di Roma premia una voce e un documentario

La Giuria Internazionale del Festival del Cinema di Roma, presieduta da James Gray e composta da Verónica Chen, Luca Guadagnino, Aleksei Guskov, Noémie Lvovsky, Amir Naderi e Zhang Yuan ha assegnato i seguenti premi: Marc’Aurelio d’Oro per il miglior filmTir di Alberto Fasulo; Premio per la migliore regia: Kiyoshi Kurosawa per Sebunsu kodo (Seventh Code); Premio Speciale della Giuria: Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk; Premio per la migliore interpretazione maschile: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club; Premio per la migliore interpretazione femminile: Scarlett Johansson per Her;  Premio a un giovane attore o attrice emergente: tutto il cast di Gass (Acrid); Premio per il migliore contributo tecnico: Koichi Takahashi per Sebunsu kodo (Seventh Code); Premio per la migliore sceneggiatura: Tayfun Pirselimoğlu per Ben o değilim (I Am Not Him); Menzione speciale: Cui Jian per Lanse gutou (Blue Sky Bones).

 

Paolo Mereghetti sul Corriere della sera di oggi scrive così: Probabilmente è un primato da Guinness: per la prima volta un festival premia un’attrice che ha prestato solo la voce al film che l’ha utilizzata (e i cui meriti non potranno essere mai apprezzati dal pubblico italiano visto che Her di Spike Jonze uscirà doppiato…). Ma il record passa in secondo piano di fronte al Marc’Aurelio d’oro – cioè il massimo premio della manifestazione romana – assegnato a Tir di Alberto Fasulo, il finto documentario su un camionista che guida il suo mezzo per le strade d’Europa. Perché la giuria presieduta da James Gray abbia scelto questo film per il massimo riconoscimento resterà un mistero, aperto alle più deliranti teorie dietrologiche.

 

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