Non avevo mai sentito parlare di Zollino (Le) fino a quando non sono stata invitata dal suo Comune a vivere la “Passione Grika” nei giorni precedenti il periodo pasquale ( 12-15 Aprile). La scelta del periodo, non casuale, ha voluto porre l’attenzione su uno degli aspetti culturali più importanti per il territorio, quello dei riti e tradizioni della Settimana Santa ed, in particolare, i cosiddetti Canti di Passione in lingua grika e le ritualità ad esse legate. La poesia popolare in lingua grika raggiunge una delle più alte espressioni nelle vicende che narrano la vita e la morte di Cristo. Tutti i linguaggi espressivi di una cultura, canto, poesia, teatro, si sintetizzano in questo dramma umano-divino, essenza stessa del divenire. Accanto questo tema principale si sviluppa poi l’argomento delle tradizioni contadine legate a produzioni agricole tipiche, visceralmente e simbolicamente legate ai riti della settimana santa, come dolci, pane e piatti della tradizione e la produzione dei legumi. Cosa fare? Cosa vedere? Dove Mangiare? Dove dormire? Con chi parlare? Di seguito una mia piccola mini guida.
Cosa vedere? In primis La Chiesa Madre di Zollino dedicata ai SS. Pietro e Paolo, la Chiesa di S. Anna con l’interno in stile barocco leccese, la Chiesa Madonna di Loreto, il frantoio ipogeo e le pozzelle di Pirro (antichi pozzi di raccolta e approvvigionamento dell’acqua). Zollino è infine rinomata per i prodotti tipici e genuini come i piselli e le fave inseriti nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Puglia. Pensate che per omaggiare il suo pisello nano, la cittadina ha persino innalzato un monumento in pietra leccese, al termine di via Chiga.
Tra gli incontri da fare vi consiglio quello con Antimo Pellegrino, ultimo anziano maestro cantore e superbo interprete di “I Passiuna tu Christù” ossia “La Passione di Cristo”, un canto popolare in lingua grika la cui cantica è sopravvissuta grazie all’impegno dell’associazione Bottega del Teatro di Zollino.
Non potete andarvene senza aver ascoltato un’esibizione del fisarmonicista Mattia Manca, un ragazzo di poche parole certo, ma capace di parlare con la sua musica, di penetrarti dentro e di emozionarti.
Dove soggiornare? Vi fornisco una sola risposta: presso Palazzo Mandurino nella storica Piazza San Pietro. L’esclusiva dimora combina nelle sei suites lusso, design, gusto & benessere in un contesto dal fascino unico. Ogni angolo di Palazzo Mandurino apre le porte ad un racconto e a sentimenti del passato di questo angolo del Salento.
Dove mangiare? Anche qui risposta secca. L’antico frantoio del settecentesco castello di Zollino è oggi il crogiolo della cucina regionale, semplice, gustosa e a chilometro zero: ecco il Ristorantino da Fabio, una chicca in stile retrò in cui trovare accoglienza e familiarità. Freschissimi i piatti a base di pesce.
Per ulteriori info: www.comune.zollino.le.it