Un amore malato, un sito di incontri, tre omicidi efferati e una indagine intricata sono questi gli ingredienti di “A Mani Nude” il romanzo di esordio del talentuoso Filippo Gatti, edizioni L’Erudita. Un thriller-psicologico di grande patos adatto ad un pubblico eterogeneo che ama i racconti intensi e imprevedibili. Un romanzo che mette a nudo la società d’oggi, con i suoi affari sporchi, la spietata violenza ma anche con il suo disperato bisogno d’ amare nonostante tutto e contro tutte le convenzioni. Il volume, è stato presentato lo scorso 21 maggio a Roma, presso la sede della Redazione Roma Oggi. L’incontro è stato condotto dalla giornalista Antonietta Di Vizia, con la presenza della dottoressa Emanuela Scanu, psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione docente e scrittrice, e l’attrice Roberta Sanzo’ per le letture. Un abuso su un bambino che ne segna la crescita. Un brutale killer e un uomo che combatte alla ricerca di sé stesso. Una ragazza che vende il suo corpo al miglior offerente. Sullo sfondo delle meravigliose contraddizioni del Sud Italia, le loro vite si sovrappongono in un crescendo romantico e drammatico, tra valori morali che si capovolgono e carte in tavola che cambiano continuamente. Un romanzo che mette a nudo la società di oggi, con i suoi affari sporchi, la sua violenza efferata, ma anche il suo disperato bisogno di amare, nonostante tutto. Tu da che parte deciderai di stare? All’autore, Filippo Gatti, che da sempre ha coltivato la passione per la scrittura e le arti letterarie e che ha scritto questo libro in maniera molto singolare ovvero nelle note del suo Iphone, durante i ritagli di tempo, abbiamo chiesto:
Come nasce “A Mani Nude”?
Dall’esigenza di riemergere dal periodo più buio della mia vita. È stata la terapia che mi ha consentito di ritornare a galla.
Che cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo romanzo?
La voglia, o forse l’incoscienza, di rivivere i ricordi di alcune cose che ho vissuto intensamente, che mi hanno segnato, ma che mi hanno anche fatto diventare la persona che sono oggi. Fargli prendere corpo in un romanzo è stato come ripercorrere quelle sensazioni fortissime che mi hanno emozionato, ma rivivere anche quelle che spesso ho nascosto, perché a volte me ne sono vergognato.
Chi sono i protagonisti di questa storia?
Una escort e degli uomini che per diverse ragioni incrociano la sua storia. Tutte persone di grande valore, che sono romanzate, ma esistono veramente, sono personaggi della porta accanto e lottano per riuscire a sopravvivere alla propria esistenza.
In che modo si sviluppa il thriller…come mai ha iniziato con un genere cosi difficile?
Attraverso un’indagine scientifica ed una analisi psicologica. Le due strade scorrono parallele e chissà, forse potrebbero incrociarsi inaspettatamente. Sinceramente ho pensato ad una storia, me ne sono innamorato e l’ho scritta di getto, senza pensare ad un genere da cui iniziare. La difficoltà è stata, semmai, scendere a patti con la mia coscienza.
A Mani Nude, perché?
Perché uccidere a mani nude è più difficile che farlo con un’arma. Io penso che bisogna essere davvero spietati…per sentire la vita di un’altra persona che si spegne tra le tue mani.
Su quali altri elementi ruota il romanzo?
Il web, il sesso ed i ricordi. Il mondo virtuale del web oggi è una componente reale della vita. Semplicemente, se oggi non hai un’identità digitale, non esisti.
A chi è destinato il suo primo romanzo?
A chi, almeno per una volta nella vita, ha amato senza essere ricambiato, ha pensato di non farcela, a chi deve combattere contro se stesso, ancor prima che contro gli altri”.