Stefania Sandrelli, una tra le più grandi attrici della storia del cinema italiano, non ha certo bisogno di presentazioni. Basti pensare agli oltre 125 film interpretati inclusi quelli per la televisione per registi come Ettore Scola, Pietro Germi, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmüller, Bigas Luna, Tinto Brass, Claude Chabrol, Manuel De Oliveira, Bernardo Bertolucci, fino a Gabriele Muccino e Paolo Virzì, per citarne alcuni. Una donna, oltrechè attrice, eccezionale. Un’artista a tutto tondo, un’icona vivente che appartiene alla storia del nostro cinema e a quella del nostro Paese, a cui la XVII edizione del Roma Film Festival, diretto da Adriano Pintaldi, dedica quest’anno un grande Omaggio che si aprirà alla Casa del Cinema con una speciale serata d’onore (ad inviti) e con la consegna del Premio alla Carriera Roma Film Festival 2012. Numerosi gli ospiti che parteciperanno tra cui Lina Wertmüller, Ettore Scola, Giancarlo Giannini, Lando Buzzanca e Francesca Archibugi. Durante l’evento sarà proiettato l’ineditodocumentario Stefania Sandrelli – L’arte di essere donna curato da Adriano Pintaldi. Un ritratto a tutto tondo dell’attrice anche attraverso le indimenticabili immagini dei capolavori interpretati, le interviste, gli aneddoti e i ricordi di registi, attori, attrici e giornalisti che hanno accompagnato la sua straordinaria carriera. Medesimo titolo per un volume che, come da tradizione per il Roma Film Festival, verrà pubblicato per l’occasione. Il libro sarà presentato e distribuito in occasione della Serata d’Onore. L’evento prevede una retrospettiva (ad ingresso gratuito e organizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale) di circa 30 titoli da lei interpretati, che inizierà il 18 dicembre per concludersi il 30. Rassegna che avrà luogo sempre nella splendida cornice della Casa del Cinema di Roma (Sala De Luxe) e in cui si potranno ammirare, tra gli altri, capolavori come Divorzio all’italiana (1962) e Sedotta e abbandonata (1964) di Pietro Germi; C’eravamo tanto amati (1974) e La famiglia (1986) di Ettore Scola; Speriamo che sia femmina (1986) di Mario Monicelli; La chiave (1983) di Tinto Brass; Io la conoscevo bene (19965) di Antonio di Pietrangeli; Christine Cristina diretto dalla stessa Sandrelli. E, naturalmente, molti altri ancora.