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Fashion in Town | 2023©

B-Maui

Nato il 26 settembre 1979, di origini umbre,  B-Maui trova presto nell’arte un’espressione del carattere e della sua personalità. Già adolescente infatti si accinge a “rubare” qualche muro nella periferia di Perugia per esprimere il suo mondo con bombolette e graffiti. Negli anni del liceo va avanti come autodidatta per approdare ad una ricerca quasi rigorosa del figurativo: ancora oggi Black Maui realizza le sue tele provando a mantenere la purezza in ogni segno, obiettivo non facile da raggiungere con uno strumento poco canonico e complicato da governare come è la bomboletta. Ma su questo punto l’artista è consapevole e categorico: bandisce tecniche spurie di aiuto, come mascherine o stencil… il gesto del braccio deve essere riconoscibile, imperfetto nella sua ricerca della perfezione.

 

Laureatosi in Comunicazione Internazionale , si trasferisce nel 2003 in Canada, per frequentare la Vancouver Film School dove si applica nello studio del  3D e dove ha la possibilità di conoscere e vivere un ambiente poliedrico che ritornerà poi nelle sue opere. Nei soggetti che rappresenta spesso si percepisce l’ispirazione derivante da fotogrammi cinematografici, la ricerca della luce notata in un “frame”( 1\25 di secondo) durante il lavoro quotidiano e la tensione del movimento congelato in un immagine che è l’essenza dell’animazione.

 

Dopo un periodo lavorativo a Londra si trasferisce  a Milano, dove lavora come 3D Animator e VFX artist, contribuendo alla realizzazione di numerosi spot carichi di effetti speciali , come SKY gladiatore ,fino a sconfinare ,piu’ recentemente,nel campo dei video clip musicali con Le sparatorie  sul tetto, in TUTTO L’AMORE CHE HO , di Jovanotti.

Continua ad applicarsi e a studiare le varie tecniche, affina le sue capacità fotografiche, si esercita… e nel 2009 espone al Leoncavallo di Milano per la mostra collettiva “Istinto e degenerazioni”: qui ha la possibilità di confrontarsi e conoscere altri artisti emergenti,  sempre pronto ad aprirsi a nuove testimonianze e a vari input. Ma la vera “emersione” arriva un anno fa quando gli propongono una personale a Berlino e qui si esibisce dal vivo all’interno della galleria già allestita con alcune sue opere, in un ambiente multisensoriale tipico della vivacità artistica e culturale della capitale tedesca.

Image feeding disorders”: questo il titolo della mostra berlinese in cui si evolve il concetto legato alla “psicologia dei processi cognitivi di fine anni ‘60 in cui l’uomo è associato ad un calcolatore (Neisser 1967), in grado di elaborare le informazioni del mondo esterno alle quali viene esposto, per produrre modelli di significato soggettivi.”

Questa similitudine trova in campo artistico innumerevoli interpretazioni e declinazioni, ponendo il soggetto al centro di un processo interpretativo delle esperienze. Il nutrimento del cervello e dello spirito avviene tramite l’esperienza cognitiva e B-MAUI associa la produzione artistica al processo metabolico di un organismo; esso ingerisce, digerisce ed espelle… fino ad arrivare ai disturbi del comportamento alimentare, in particolare interpretando un atteggiamento bulimico nei confronti dell’esperienza.

Viaggi, libri, cinema , dialoghi tra sconosciuti; qualsiasi esperienza diviene ingurgitabile ed abusabile , il comportamento di compensazione e’ la produzione artistica compulsiva.

 

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