Barbie compie sessant’anni, ma sembra non sentirli. Celebrata in un’iconica mostra tre anni fa al Complesso del Vittoriano a Roma, rivive in questi giorni nella pubblicazione della giornalista Valeria Arnaldi. Nata nel 1959 dalla fortunata intuizione di Ruth Handler, moglie del cofondatore del marchio Mattel, per donare alla figlia un gioco che le permettesse di immaginarsi adulta, la doll più famosa dell’universo ha travalicato il mondo del giocattolo per farsi fenomeno di costume. Ma non sempre ha avuto vita facile. E’ stata infatti molto spesso osteggiata dalla femministe che l’accusavano di essere l’emblema della donna oggetto. Ha ricevuto però soprattutto un amore incondizionato da parte della bimbe di tutto il mondo, ma non solo. Nel 1986 Andy Warhol l’ha portata nel mondo dell’arte, consacrandola immediatamente come icona pop e al contempo di femminilità, alla pari con Marilyn Monroe. Bellissima e glam Barbie è infatti prima di tutto un’icona di stile e questo viene dichiarato fin dalla sua apparizione nel 1959 come Teenage Fashion Model Doll e un anno dopo come Fashion Editor. Il suo successo è da subito legato alla possibilità di comprare diversi outfits creati ogni anno per il suo guardaroba, lasciando alle bambine la libertà di creare nuovi look. Fin dal 1959 alcune creazioni sfoggiate da Barbie sono talmente in linea con le nuove tendenze che rappresentano un campionario in miniatura dell’evoluzione della moda.
Valeria Arnaldi ci descrive l’iconica bambola amata in tutto il mondo, dopo essersi cimentata in altri avvincenti pubblicazioni, quali: Chi è Banksy? E perché ha tanto successo?; Chi è Obey? E perché fa tanto discutere?; Tina Modotti hermana e Gli amori di Frida Kahlo. La Arnaldi inoltre cura mostre di arte contemporanea in Italia e all’estero. Ha collaborato con diversi enti quali: Commissione Europea, Unar-Presidenza del Consiglio, Regione Lazio, Provincia di Roma, Roma Capitale. Ha ideato e curato C’era una volta… primo festival di Family Artentainment di Roma Capitale. Per Ultra ha pubblicato, tra gli altri, Audrey – Mito e icona, In grazia e bellezza – L’evoluzione della donna secondo Disney, Bomba sexy – Storia e mito della femminilità a cavallo del millennio, Lego e altri giocattoli – Le idee che l’arte ha “rubato” ai bambini.