Fino al 26 Novembre 2017, Palazzo Tiepolo Passi ospita, nel contesto della Biennale di Venezia 2017, la mostra d’arte contemporanea Beauty and the Beast. Ispirata dal famoso racconto, l’esposizione presenterà le opere di Judi Harvest e Quentin Garel in una cornice narrativa che parla del destino dell’umanità. L’esposizione si propone di affrontare un tema molto attuale e di grande importanza: il rapporto stabilito dagli esseri umani con il resto della natura.
Le potenti opere di Quentin Garel (disegni e sculture in legno o bronzo di animali selvaggi e scheletri fossili di creature preistoriche) incarnano gli uomini nella forma della Bestia, che allude contemporaneamente a due dimensioni: da un lato l’inseparabile ed ancestrale grado di parentela che ci lega alle altre specie, dall’altro la perdita di “umanità” della nostra razza. Gli Uomini, che sono fondamentalmente esseri generosi che voglio essere amati dalle altre creature viventi, sono catturati in un malefico incantesimo, il desiderio di potere, ed operano per sottomettere la natura ai loro obiettivi, aprendo così la strada alla sua distruzione, che si rivela poi essere un’autodistruzione. Le straordinarie opere create da Judi Harvest rappresentano il regno delle Api, incarnano la Bellezza della natura nel suo aspetto di una relazione cooperativa ed equilibrata, ma allo stesso tempo, fragile e meravigliosa. Le Api sono messaggere della natura, le antenne dell’ambiente. La vita delle Api e la nostra dipendono dal loro incredibile lavoro che determina l’esistenza e la proliferazione di un numero enorme di piante. Gran parte della nostra sopravvivenza quotidiana è legata all’impollinazione delle Api: il nostro cibo, circa un morso ogni tre morsi di cibo che mangiamo, oppure i nostri vestiti come nel caso del cotone per i tessuti. Il progetto espositivo “Beauty and the Beast” esplora i temi dell’amore e della redenzione, mettendo in scena l’incontro fra l’Umano/Bestia con le Api/Bellezza della Natura. L’esempio armonioso e positivo delle Api potrebbe rompere l’incantesimo in cui sono intrappolati gli esseri umani, ma sarà il messaggio abbastanza forte solo quando il pericolo di estinzione sarà irreversibile, arrivando quindi al loro sacrificio? Sarà allora la catastrofe irreversibile anche per il genere umano? Promotore della mostra è Fondation Valmont – Patrona dell’arte e della bellezza. Bravi!