Sofisticate lavorazioni made in Italy, ricercate materie prime e un appeal ultracontemporaneo per un jewellery brand che richiama radici antiche: l’eleganza cosmopolita di Chevalier Project. Nato dall’estro e dallo spirito imprenditoriale di Mauro Valente, Andrea Giametta e Carlo Federico, Chevalier Project si ispira nel nome dall’arcaismo anglo-francese che indica il Cavaliere: il valoroso uomo d’azione, dal cuore impavido e il portamento fiero, che spicca in battaglia come nella vita. Tradotto al giorno d’oggi, quel cavaliere è il giovane uomo che si destreggia tra lavoro, vita privata e momenti in società accompagnato da uno stile impeccabile, illuminato dai bagliori discreti dei gioielli Chevalier Project. Così raffinati da essere perfetti anche per la sua dama.
Sono i tre founder a occuparsi personalmente della scelta e dell’acquisto di materie prime come argento, onice, pietra lavica, sodalite, giada, occhio di tigre e acquamarina, e pellami come il pitone, che avvolge una linea di raffinati bracciali dal fascino discreto ma accattivante, sempre abbinati a preziose placcature in oro. Di lusso anche gli elementi del packaging: scatole handmade in legno di inciso al laser e cuscinetti in lino italiano cuciti a mano a Capri.
Rappresentato da showroom di Milano e Dubai, Chevalier Project conta oggi circa 100 rivenditori nel mondo tra negozi fisici ed e-commerce, di cui 90 in Italia e i restanti distribuiti tra Svizzera, Libano, Repubblica Ceca, Turchia e Taiwan. Grazie a questi punti vendita selezionati, e all’incredibile lavoro svolto con lo shop del sito ufficiale, Chevalier Project ha superato i 300k euro di fatturato in meno di due anni- con un investimento iniziale di poco più di 1000€- e si prepara ad ampliare la propria gamma di prodotti inserendo pezzi di piccola pelletteria e occhiali da sole, oltre a creazioni di forte impatto nel settore della gioielleria. Brand seguitissimo sui social, ha un profilo Instagram da oltre 160k follower e una pagina Facebook con più di 200k like. Che dire? Bravi!