Coco, il film d’animazione Disney•Pixar, sbarcherà domani 28 dicembre nelle sale italiane. Un film per bambini, per ragazzi, per famiglie, per chi crede ancora negli affetti e nei legami, che ci forgiano e che modellano le nostre anime e il nostro modo di rapportarci con il prossimo.
La famiglia è il perno attorno a cui ruota la storia, il tema affrontato in maniera originalissima in questo film d’animazione.
“I rapporti con i nostri familiari sono bellissimi e complicati” spiegano il regista Lee Unkrich e il co-regista e sceneggiatore Adrian Molina. “È la nostra famiglia a determinare che tipo di persone diventeremo e questo ci ha fatto pensare: se avessimo l’opportunità di incontrare i nostri antenati, quali delle nostre caratteristiche ritroveremmo in loro? Abbiamo trovato un filo conduttore nell’esigenza di essere ricordati, di percepire che continueremo a essere importanti anche alla fine della nostra vita sulla Terra”.
Coco è il miglior film d’animazione degli ultimi anni, un calderone con all’interno tutti, ma proprio tutti, gli elementi che servono a dar vita a un prodotto completo, squisito, da gustare tutto d’un fiato. Un capolavoro unico nel suo genere, con all’interno l’anima, l’aura, le credenze, la spontaneità, le profondità tipiche
dell’ universo messicano, mixate perfettamente assieme a un humor nuovo, affatto consueto… “diversamente trascendentale”.
Un ragazzino, Miguel, che vuole inseguire il proprio sogno; un mondo parallelo, la Terra dell’Aldilà, in cui i morti se la spassano alla grande e vivono beatamente in un universo a colori; gli antenati di Miguel e tanti scheletri bislacchi; un segreto tenuto nascosto a lungo; un viaggio interiore (parallelo a quello compiuto realmente dal protagonista nel Día de Muertos) che servirà a prendere coscienza e a trovare il coraggio di imboccare la strada dell’autenticità, ma anche a capire l’importanza del ricordo, della memoria… unici elementi in grado di donare l’eternità.
Coco vi farà ridere, sorridere e piangere; vi proietterà in un turbinio di differenti (e solo all’apparenza inconiugabili) emozioni e sentimenti, che i Messicani, meglio di ogni altro popolo, hanno imparato a gestire ed esternare con estrema naturalezza.
Le tradizioni diventano cool, più di qualsiasi modernità, e in un’epoca come la nostra, dove tutto e tutti diventano troppo in fretta “vecchi” e “obsoleti”, Coco insegna meravigliosamente quanto sia importante non perdere il contatto con le proprie radici, con il proprio passato.
Amerete Mamá Coco e farete i salti di gioia dinanzi al meraviglioso omaggio a Frida Kahlo.
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