Stefano Piccirillo, voce storica della Radio italiana, dopo l’esordio come scrittore nel 2010 con “La mia guarigione”, seguito nel 2011 da “Dieci Canzoni Una Vita” torna a far parlare di se come autore originale di pagine di vita contemporanea. “Dalle 8:00 alle 8:00” (Edizioni C’era una volta) è “la cronaca profonda e disperata dell’esistenza di una generazione di mezzo – scrive Sandro Petrone, inviato Rai, che ne ha curato la prefazione – . Mezza età ma, soprattutto, presa a metà fra la devastante eredità ricevuta dai padri accaparratori del dopoguerra italiano e i giovani immobilizzati in un post-benessere desertificato. (…) Fa vivere in presa diretta la catena di circoli viziosi in cui siamo andati a imprigionarci, depistati dalla società della globalizzazione, polverizzando i rapporti umani essenziali, in primo luogo quello fra uomo e donna, fino a non ritrovarci più, in una continua ricerca che conduce dritto all’autoreferenzialità, all’insoddisfazione, alla solitudine”. Un libro da leggere tutto d’un fiato, che ricorda a tutti che la vita va vissuta, attimo dopo attimo. “Più volte – spiega l’autore, Stefano Piccirillo – mi sono trovato a pensare come oggi, più di ieri, il tempo divori tutto: a tutte quelle cose che iniziano e finiscono nel giro di pochissimo. In 24 ore, appunto. A come spesso lasciamo andare incontri e occasioni che magari, chissà, avrebbero potuto cambiarci la vita. Capita anche a me e a volte, a fine giornata, mi ritrovo a pensare a quante cose siano passate nella mia vita e a quante non abbia prestato la benché minima attenzione, preso da questa folle corsa che, spesso, non porta a niente. Da qui l’idea di concentrarle tutte in 24 ore e immaginare cosa potrebbe capitare ad un uomo, ad Alex appunto, se, invece di lasciarle andare, decidesse di viverle”.