Un tuffo nella mente e nella passione di Morrissey. Questa è la giusta definizione per “England is mine”, film che racconta la vita del cantante degli Smiths nella Manchester anni 70/80, diretto e scritto da Mark Gill. In quegli anni Morrissey era visto come un animo sensibile, un artista frainteso e “miserabile”. Il film invece ci presenta un ragazzo che viveva a Manchester, ed era solo Steven Morrissey, un adolescente di una una famiglia irlandese borghese Come potete facilmente immaginare Steven è un appassionato di musica. Inizia a suonare con i NoseBleeds e studia gli artisti che lo circondano. Scettico sui Clash, sogna e scrive nella sua cameretta senza sapere che diventerà punto di riferimento per tante, tantissime persone.
Scritto e diretto da Mark Gill , questo film vi porterà a sviscerare, come dicevamo, la vita del frontman di una delle band più controverse della scena emo, grazie alla recitazione di Jack Lowden. Così vedrete scorrere sullo schermo sentimenti e fatti, arrivando fino al 23^ compleanno di Steven, precisamente a quando incontrerà il chitarrista Johnny Marr dando vita a una delle rock band-faro degli anni Ottanta. Vedrete il rapporto difficile con la famiglia, l’assenza del padre, l’ossessione per la madre. Vedrete un ragazzino spendere il suo tempo scrivendo pensieri e canzoni, lo vedrete stringere amicizia con una ragazza e soprattutto lo vedrete rincorrere la musica, unico e specialissimo bisogno nella vita di Steven. Perché quando non sei a posto con te stesso senti sempre il bisogno di comunicarlo al mondo. Non aspettatevi però di sentire nella colonna sonora canzoni scritte o interpretate da Morissey, ma piuttosto tutte quelle che lo hanno fatto diventare il musicista che è: New York Dolls, Roxy Music, Marianne Faithfull, Sex Pistols, fino a Shostakovich e Françoise Hardy. Un film quindi per i ribelli , per i sentimentali e per chi ama questa voce speciale, che parla ai cuori solitari e agli esclusi che si sentono soli ma non vogliono abituarsi a questo sentimento.