Strano parlare di se stessi. Esordisce così Pamela Raeli, editore di Food and Travel Italia (una rivista che parla del meglio del meglio del nostro paese e non solo) e “Personaggio dell’anno” secondo la Fondazione Italiana Sommelier Puglia. Piemontese, ma pugliese di origini, Pamela è un donna dal forte carisma e dall’energia dirompente. Si definisce testarda (è un capricorno), buona (disponibile e altruista con le persone che ama e rispetta) e passionale (sia nel lavoro che nella vita privata). Aggiungo anche “di carattere e molto determinata”. Lo dimostra il modo con cui promuove le eccellenze enogastronomiche nazionali e internazionali attraverso il magazine (lanciato in Italia nel 2015) e gli Awards che, giunti quest’anno alla quinta edizione, si svolgeranno in Puglia il 1 Ottobre al Vivosa Apulia Resort.
“Chi mi conosce bene sa che sono una persona positiva. Non mi sono mai preoccupata del futuro. Siamo noi a costruirlo giorno dopo giorno. Occorre adattarsi al momento e avere autocontrollo. Lo testimonia questa avventura iniziata in piena crisi editoriale e che mi ha portato sin qui”. A renderla felice è il suo lavoro: “Il mio è un mestiere strano, difficile riuscire a spiegartelo con poche parole. Lo vivo 24 ore al giorno, mi riempie la vita! Mi definiscono in tanti un editore atipico perchè di solito gli editori non mettono mai la faccia. Io sì. Mi espongo sempre in prima persona e sono fiera di quello che ho costruito”. La sua fortuna è stata anche quella di riuscire ad unire nel lavoro tutte le cose che la rendono felice: “mangiare e bere bene, stare in compagnia dei miei amici, ridere, scherzare, vivere il bello e il buono”. Quando parla del suo giornale le si illuminano gli occhi perché come racconta “il giornale è il mio cuore! Food and travel mi ha insegnato quanto sia bello sfogliare una rivista fatta come Food and Travel. Fatta bene, con amore, dedizione e passione. Mi piace l’idea di far sognare i nostri lettori con i nostri servizi, facendo scoprire loro nuovi posti e altri modi di vivere. In tutti questi anni ho imparato ad ascoltare le persone. Conoscendo gli altri ho imparato a conoscere me”. Prima di qualche anno fa non beveva vino, poi l’incontro decisivo con Riccardo Cotarella da cui ha imparato cosa significhi bere un buon vino e parlare di vino: “In pieno lockdown 2020 abbiamo fatto nascere una nuova creatura, Wine and Travel, proprio perché il vino è sinonimo di tradizione, territorio, famiglia, passione convivialità. Il vino parla della terra in cui viene prodotto, delle mani che lo hanno realizzato. Bere un buon vino significa nutrirsi della sua storia”.
Secondo Pamela una delle parole più strausate oggi per chi fa un mestiere come il suo è “la parola recensione che tante volte ha creato veri e propri casini. Io parlo solo di quello che mi è piaciuto. Se durante il mio lavoro incontro realtà che hanno non chiamiamoli difetti, ma qualcosa di migliorabile, io lo dico”. Prossimi progetti le chiedo? “Tanti, troppi! E sta tranquilla, che li realizzo tutti”. Conosco troppo bene Pamela Raeli e conosco benissimo la sua determinazione. Lei brucia!