La cosa più difficile nella vita? Essere sé stessi. E avere carattere a sufficienza per restarlo. Ylenia Puglia di carattere ne ha, eccome se ne ha. Conquista sin da subito per il suo modo di essere e per la spontaneità con cui parla di se. Non si nasconde. Non è da lei. Determinata, sognatrice, impaurita, un pò felina e sempre sincera con se stessa. Questi gli aggettivi che usa per descriversi. È innamorata persa della sua Sicilia e di Stromboli (un’isola selvaggia con un’energia forte che viene dalla terra), della sua famiglia (il mio punto di riferimento), del suo lavoro (lavoro sempre. Il lavoro è stato la mia salvezza, in alcuni momenti mi ha dato la voglia di vivere che avevo un pò perso) e del suo gatto. A guardarla bene, si direbbe anche lei un gatto. Forse per il modo in cui ti guarda, si muove. Non so. Sensazioni. So solo che le sembra cucita addosso questa frase di Beryl Reid: “Non si possiede mai un gatto. Semmai si è ammessi alla sua vita, il che è senz’altro un privilegio“.
Nome: Ylenia Puglia Città in cui vive: Milano Professione: Fashion contributor @Very Elle, designer e fondatrice del brand di occhiali da sole e vista G-Sevenstars Cosa è la bellezza: È quel qualcosa che ti rende diverso dagli altri, che ti rende unica, diversa dagli altri. La bellezza è relativa o assoluta: La bellezza è relativa, assolutamente relativa. Il mio canone di bellezza è legato fortemente alla mia cultura. Una mania del tuo guardaroba: Io sono una disordinata cronica, nell’ordine non trovo mai le mie cose. Il mio guardaroba varia a seconda di come mi sento. In questo periodo sono concentrata sul punk, sulla pelle, sulle borchie. Amo le stringate, le scarpe alte. Sono gelosa delle cose che scelgo, non le faccio vedere. È come sentirmi nuda. Le calze? Non le indosso mai uguali una all’altra. Ho i calzini sfusi L’accessorio che ti caratterizza: Non ho nulla che mi caratterizza. Non amo il monotono. La prima cosa che osservi in una persona: A livello visivo guardo il modo in cui le persone mi osservano, lo sguardo quindi, mai l’abito. L’abito non fa il monaco, assolutamente no. Ti da degli indizi, ma non avrai mai la sicurezza.
Io, dopo averla conosciuta, ho la sicurezza assoluta di aver trovato quel giorno a Milano una persona speciale che ancora non sa di esserlo. Le auguro di scoprirlo presto.