Gattinoni ha chiesto agli studenti dell’Accademia Italiana di Roma di reinterpretare la storia della maison e insieme hanno dato vita ad un progetto interdisciplinare che, coinvolgendo i dipartimenti di moda, design e gioiello, ha permesso ai nuovi creativi di sperimentare diverse forme d’espressione adattandole a quattro periodi che ne hanno segnato lo stile. Recuperando alcune delle silhouette che dagli anni ’50 hanno iconizzato Gattinoni nell’immaginario collettivo, gli studenti hanno lavorato curando ora la ricerca ora l’innovazione. La struttura degli abiti, l’equilibrio fra i volumi, la scelta di materiali inusuali (come le carte di caramelle e dolcetti di ogni sorta), mostrano quanto le due realtà dell’atelier e della scuola abbiano lavorato in concerto; lo stesso vale per il re-design dei gioielli. L’allestimento – unica pecca del progetto – è stato interamente realizzato dal dipartimento di Interior Design dell’Accademia e si snoda in tutta la superficie della sede. I diversi spunti scelti per inquadrare gli abiti, dalla possibilità di guardarli da dietro al buco di una serratura a quella di creare dei pannelli ah hoc per esaltare le creazioni più significative, sono tutti interessanti ma avrebbero meritato una cura maggiore, unita ad un approccio meno scolastico e più professionale, come vorrebbe la tradizione di Accademia Italiana. Un Bravo generale va comunque a entrambe le realtà che, creando questa sinergia, hanno dimostrato l’una quanto per un’azienda di moda consolidata sia sempre importante il confronto con il nuovo e l’altra quanto agli emergenti vada costantemente indicata una meta senza per questo perdere il contatto con la storia. La mostra resterà aperta al pubblico dal 29 maggio al 25 luglio 2014 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00.