Dopo il successo della mostra Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700, realizzata nel 2010, che ha posto l’attenzione sul ruolo svolto dall’antichità classica, quale modello ineludibile per lo sviluppo delle arti, dell’erudizione e del gusto, che dalla capitale pontificia si diffuse in tutta Europa, la mostra Hogarth, Reynolds, Turner. Pittura inglese verso la modernità, intende rivolgere l’attenzione al contesto britannico, dove l’alternativa al linguaggio classicista, porta alla definizione di una propria identità artistica capace di interpretare quella modernità che diventerà nell’Ottocento linguaggio comune per l’intero continente. L’esposizione, curata da Carolina Brook e Valter Curzi, intende offrire al pubblico una visione d’insieme dello sviluppo artistico e sociale, che si definì nel XVIII secolo di pari passo con l’egemonia conquistata dalla Gran Bretagna in ambito storico – politico ed economico. A tal fine è stato riunito un corpus di oltre 100 opere, provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali quali il British Museum, la Tate Britain Gallery, il Victoria & Albert Museum, la Royal Academy, la National Portrait Gallery, il Museum of London, la Galleria degli Uffizi alle quali si unisce il nucleo di opere provenienti dall’importante raccolta americana dello Yale Centre for British Art. Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira in italiano e in inglese.
Info: www.pitturaingleseroma.it | www.fondazioneromamuseo.it