L’olfatto, dei nostri cinque sensi, è sicuramente quello più primordiale, quello più intensamente legato alla sfera emotiva. Eppure, allo stesso tempo, è un senso che ci permette di apprezzare i virtuosismi e la ricercatezza di fragranze create dai maestri profumieri, artisti che molto hanno in comune con i misteriosi alchimisti del passato.
È il caso di Angelo Orazio Pregoni che ha realizzato una linea di profumi, creati rigorosamente a mano.
Pregoni crea” tracce di poesia” più che “tracce olfattive”. Sentori discordanti si armonizzano in un gioco privo di monotonia sulla scia di odori veri, emotivamente affascinanti, come se fuoriuscissero dalla dimensione dei ricordi.
Difficile quindi descrivere le sue opere e ancor più le sue commistioni, perché se l’arte chiama l’arte allora risulta quasi doveroso contaminare e lasciarsi contaminare creando un’opera unica ed armoniosa.
La natura inquieta a creativa del poliedrico Angelo Orazio Pregoni l’ha spinto ad essere, sin da giovanissimo, un eclettico filosofo del piacere e uno strumento del gusto: antropologo e ballerino di tango, designer e poeta, chef de cuisine e artista. Pregoni come il bagatto, mago e artigiano dei tarocchi, ha la rara capacità di pensare in tutte le direzioni esprimendo quell’approccio alchemico alla vita che insito in lui e nelle sue creazioni, già manifesto nella sua prima collezione.
L’artigiano crea, ed è la non serialità dell’atto a dar vita ad un lavoro unico e singolare; per questa ragione Angelo Orazio Pregoni plasma il suo “SU MISURA D’AUTORE” in una nuance unica, creata solo per la pelle di chi lo commissiona che, come in un rituale esoterico, viene coinvolto, indagato e alla fine espresso in fragranza.
Angelo Orazio Pregoni è riuscito raccontare, attraverso l’olfatto, ciò che l’arte da sempre cerca di farci vivere: una percezione completa, un’esperienza sensibile dell’essere, perché in fondo quel che resta di noi non è che l’essenza.