Il titolo “La parola dipinta” svela tutto il senso della nuova mostra che verrà presentata a Milano presso il Megastore Mondadori in piazza Duomo. Il protagonista è Alfredo Rapetti Mogol, figlio d’arte nato e cresciuto in un clima familiare dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia (il brano “Il Diario degli Errori” presentato a Sanremo da Michele Bravi, di cui Rapetti Mogol è coautore insieme a Federica Abbate e Giuseppe Anastasi, è primo in classifica in questi giorni).
Scrittura e immagine, testo e visione: è questo il perno attorno a cui ruota l’opera di Rapetti Mogol e che colpisce il pubblico con semplicità e immediatezza. Per l’artista: “Ogni opera che presuma di chiamarsi ‘arte’ deve da sola, autonomamente, poter comunicare l’emozione che intende esprimere. Contenere cioè in sé la capacità di trasmettere il proprio messaggio, senza l’ausilio di informazioni estranee al puro processo creativo”.
Per Gianluca Ranzi, che martedì 7 marzo alle 18.30 in occasione dell’inaugurazione presenterà l’artista e la poetica delle sue opere, “Ciò avviene anche con chi è meno abituato al linguaggio radicale che appartiene oggi all’arte contemporanea, e ancor più coi bambini, che di sperimentazione, avventura ed entusiasmo ne sanno molto senza tuttavia conoscere il complesso retroscena culturale dal quale il lavoro di Rapetti Mogol scaturisce”.
La densità materica delle sue opere, la pastosità dei bianchi, così come la profondità assorbente del nero, fino alla luminosità degli ultimi neon, compongono stratificazioni, solchi e rebus verbali in un gioco di movimento lungo uno spazio imponderabile che si estende a perdita d’occhio.
Il linguaggio scelto dall’artista è dunque una sintesi pittorica tra immagine e parola che colpisce simultaneamente i sensi e l’intelletto e arriva dritto dritto al cuore.
La mostra fa parte di St-Art. L’artista del mese, progetto culturale ideato e promosso da Mondadori Store in collaborazione con Art Relation di Milo Goj.