Una straordinaria, inedita e (con ogni probabilità) irripetibile mostra sulla storia della moda italiana in occasione delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, nata da un incontro, di più di 2 anni fa, fra Alberto Vanelli, Direttore della Venaria Reale, e Dino Trappetti, Presidente dell’allora nascente Fondazione Tirelli Trappetti: si presenta così l’evento espositivo che dal 17 settembre 2011 all’8 gennaio 2012 si tiene nelle nuove Sale delle Arti della rinata Reggia di Venaria, ormai confermata quale quinto sito culturale più visitato d’Italia dal 2007, quando venne inaugurata dopo essere stata per otto anni il cantiere di restauro più rilevante d’Europa.
Una grande mostra sulla moda del Belpaese, in occasione della speciale ricorrenza del 150°, si spiega proprio perché la moda è stata e continua ad essere sicuramente uno degli elementi principali dell’identità dell’Italia contemporanea, simbolo nel mondo della sua creatività, eleganza, stile e superba capacità industriale; non solo: perché sempre la moda è in grado di fornire chiavi di lettura e punti di vista privilegiati per osservare la nostra realtà nazionale: è infatti convettore di abitudini, attese, contrasti, ricerche, ma anche riflesso diretto di vicende storiche, sociali, politiche, culturali e di costume del nostro Paese.
I quasi 200 abiti esposti raccontano la storia della moda in Italia dal 1861 ad oggi, anche se solo dal secondo dopoguerra si può parlare di “moda italiana” vera e propria, capace di coniugare antica tradizione artigianale e moderna industria. Prima di allora, durante il Regno, pur non mancando tentativi di affermazione di una moda nazionale, restava la Parigi del Secondo Impero di Napoleone III e di Eugenia il punto di riferimento ed il modello imprescindibile. Non a caso in quel periodo il più importante centro della moda in Italia fu proprio Torino, porta naturale verso la Francia. Nel ventennio fascista la volontà di emanciparsi dall’influenza transalpina fu notevole, ma con risultati contradditori tra nazionalismo propugnato e cosmopolitismo insito nell’essenza stessa della moda. Fu dunque con la Repubblica che nasce la vera moda italiana: determinanti in questo senso furono le sfilate organizzate a Firenze dal marchese Giovanni Battista Giorgini a partire dal 1951, dalle quali sarebbe scaturita un’autentica epopea di crescita e successo che continuerà a Roma, in straordinaria sinergia con il mondo del Cinema degli anni Sessanta, e poi a Milano, sede creativa del Made in Italy e indiscussa capitale della moda italiana a partire dagli anni Settanta in poi. Per questi motivi il percorso espositivo descrive un secolo e mezzo di storia della moda secondo due macrosezioni che si sviluppano su due piani, inaugurando i nuovi spazi delle Sale delle Arti della Reggia, corrispondenti a due momenti diversi delle vicende della moda in Italia.
Informazioni, prenotazioni e visite guidate:
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www.lavenariareale.it – www.italia150.it
Fonte: Consorzio La Venaria Reale