L’Auditorium Parco della Musica di Roma, in collaborazione con la Fondazione Forma di Milano, inaugura nelle sale espositive che ha deciso di destinare alla fotografia, una retrospettiva su Herb Ritts. Dall’11 dicembre al 30 marzo 2014, gli scatti di questo fotografo che ha rappresentato il lato glamour della moda senza mai smettere di studiare il corpo dei suoi soggetti e senza tradire la realtà, sono proposti in un allestimento che ne rispetta la crescita artistica e, insieme, racconta molti lati dimenticati o sconosciuti della sua vita e del suo lavoro. Il titolo In Piena Luce è emblematico del suo metodo di scattare, per cui sfruttava al massimo la forza delle ore diurne e, spiega la curatrice Alessandra Mauro, è nato scegliendo di esporre il ritratto di Madonna per la copertina dell’album True Blue. Uno scatto all’aperto, appunto, che racchiude in sé l’essenza della tecnica fotografica di Ritts e la sua abilità di iconizzare i soggetti. Le immagini che ancora oggi rendono immortali le top model dei primi anni novanta, quelle, ancora, a cui una giovane Madonna deve una vasta parte del proprio successo, quelle che hanno fatto la storia degli ultimi trent’anni della moda ci sono tutte. Stephanie Seymour, Cindy Crawford, Christy Turlington, Tatjana Patitz e Naomi Campbell, nude e strette l’una all’altra sono ancora lì, su quel patio, e guardano Ritts e tutti coloro che passano ad osservarle: l’ingenuità, la freschezza, la delicatezza di questo scatto che è fra i più famosi del fotografo californiano, basterebbero a spiegare il perché di tanto successo. Ma il suo lavoro si è articolato tra moda e reportage, tra foto e video e, così, in mostra sono presenti una selezione di scatti dell’Africa, una serie di video pubblicitari e musicali, i provini delle sue campagne. Un occhio attento e capace di cogliere il personaggio prima ancora della persona, una capacità di spiegare senza gridare, di patinare e glamourizzare senza eccedere nel caricaturale. Herb Ritts è, oggi più che mai, un talento da scoprire e ricordare. Farebbe bene al fashion system, alle sue grafiche e al suo amore per gli eccessi e le stravaganze. Dopo Roma la mostra diventerà itinerante: se la moda è ben definita di Paese in Paese, il gusto non ha confini e Ritts è un ottimo punto da cui cominciare ad educarsi.