Non so, ma uno chef scultore, questo no, proprio non me lo aspettavo. E per di più bravo e, soprattutto, buono. Parlo di Niko Sinisgalli, uno degli executive chef più qualificati e promettenti del panorama italiano. Dovrebbe conquistare semplicemente con il nuovo menù del Ristorante Tazio di Piazza della Repubblica, e invece conquista anche per la persona che è e per i ricordi di infanzia che vuole condividere: “Sai che quando tagliuzzo le melanzane non posso fare a meno di sorridere pensando a mia nonna? Per educarmi ai mille modi in cui avrei potuto cucinarle, le chiamava “eserciti di coleotteri”. Assegnava a ogni ricetta un nome nuovo. Così, ogni ingrediente, ai miei occhi di bambino, si tramutava in qualcosa di affascinante e strepitoso. E oggi, da quando l’arte culinaria è diventata la mia vita, i suoi insegnamenti sono in ogni ricetta”.
L’autore di “Fornelli creativi”, un libro di ricette- racconto di 15 anni di crescita professionale, è un mix equilibrato tra tradizione ed innovazione. Piace, questo è certo. Tra gli estimatori tanti personaggi illustri come Liam Neeson, Sofia Loren, il Dalai Lama, Richard Gere e Wilbur Smith. La sua cucina è la genuinità dei piatti della nonna da cui ha imparato a fondere magicamente sapori unici dei prodotti della sua terra. Figlio d’arte e poeta visionario della cucina italiana, Niko Sinisgalli ha tradotto in piatti unici la bellezza della nostra Penisola senza mai dimenticare le ricette tipiche ma aggiungendo sempre un tocco innovativo.
Tra i piatti proposti nel nuovo menù consiglio cappesanta alla piastra su insalata di zucca e patate, sale blu di Cipro e caviale Asetra come antipasto, risotto carnaroli mantecato con porri, gamberi viola affumicati e lime come primo (sublime) e le nuvole di cannoli siciliani con crema di ricotta e pistacchi di Bronte caramellati come dolce. Servizio impeccabile, personale professionale e gentile. Sicuramente un posto da scegliere e da annotare tra i miei posti del cuore qui a Roma