Sorrido sempre ogni qualvolta mi arriva un comunicato stampa di Angelo Orazio Pregoni. Sorrido perché quest’uomo è capace di attirare la mia attenzione come pochi. Clamoroso quanto leggo oggi. Angelo Orazio Pregoni, il celebre Naso di O’DRIÙ, rinuncia al lancio di “Orazio”, nuova e già annunciata fragranza dedicata a sé stesso, per evitare il confronto con “Pathétique”. Cosa?
<<L’accettazione della sconfitta non è un disonore>> : così lo stesso Pregoni, rivelando un senso dell’onore quasi da samurai, commenta la sua mossa, senza mezzi termini e senza scuse, dopo aver constatato che la maison di Fontanigorda l’ha di fatto già battuto sul suo stesso terreno, quello della rottura con la tradizione e della ricerca di nuovi percorsi di espressione olfattiva, oltre gli stereotipi. Questo prima ancora che qualcuno abbia effettivamente potuto annusare “Pathétique”! <<Non è bastato creare Peety, una fragranza realmente esclusiva, “su misura”, personalizzabile con la propria urina, per avere il primato dell’originalità. – spiega il Naso – Del resto, nessuno poteva prevedere la scoperta di questo rivoluzionario ingrediente, le More di Capra, né la comparsa sulla scena di un talento quale quello di Gian Clod. Per non parlare del team che lo sostiene, la famiglia Patecchia: veri geni del marketing. Per cui – conclude mestamente, ma con una punta di orgoglio l’eccentrico profumiere – piuttosto che suicidarmi artisticamente e commercialmente, non solo rinuncio a lanciare ‘Orazio’, ma mi riservo di ripensare profondamente le strategie di O’DRIÙ>>.
A chi chiede se abbia già un’idea sulla contromossa da fare, Pregoni risponde trincerandosi dietro un “No Comment” che allunga ombre sul futuro suo e del brand che ha fondato.
“Pathétique” miete così la prima, illustrissima vittima tra i suoi competitor. Lo sgomento tra i fan di O’DRIÙ è grande, così come lo sconforto per dover rinunciare a una fragranza, “Orazio”, molto attesa e, in molti casi, già prenotata. Non solo: perché inizia anche a serpeggiare la paura che Pregoni, comprendendo di non poter lottare ad armi pari contro il fenomeno Pathétique, si ritiri dalla scena. Ciò che si annunciava come una celebrazione della personalità unica del perfume creator di O’DRIÙ, marchio indipendente che più di ogni altro aveva saputo svecchiare la profumeria, osando e sperimentando, rischia adesso di trasformarsi nel suo epitaffio, peraltro destinato a restare inedito.
Non è un mito?