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Palermo: 10 cose da vedere e fare in 72 ore

Poche volte ho cambiato idea su una prima impressione. Ringrazio il mio amico speciale Fabio Marcianò di essere riuscito in pochi giorni a farmi vedere una Palermo diversa e più bella rispetto a 4/5 anni fa quando a farmi compagnia nel mio primo tour di scoperta della Sicilia era stato un mio ex e un suo amico di cui ricorderò sempre la frase di avvertimento pronunciata appena entrata alla Vucciria: “Comportati come se fossi una del posto…” . Potete immaginare la mia faccia. Le parole del tipo, tradotte, significavano: “Potrebbe essere pericoloso…”. Ebbene, stavolta, merito di Fabio non ho avuto paura pur soggiornando nella sua casa vacanze A’ziz in piena Ballarò. E’ qui, in queste vie del centro di Palermo, che si svolge il famoso mercato che esprime meglio l’anima multiculturale di questa città conosciuta anche come “la cugina di Napoli“.

Ballarò Palermo

Palermo è una città unica nel suo genere, di una bellezza sconvolgente. Lo sanno benissimo Dolce & Gabbana che a Luglio hanno organizzato a Piazza Pretoria una imponente sfilata. Una passerella a cielo aperto che ha avuto ampia diffusione mediatica e che ha portato un guadagno non indifferente al Comune grazie all’affitto del suolo pubblico e altre concessioni comunali.

Piazza Pretoria

Merita la vostra attenzione l’interno del Comune di Palermo che nei giorni della mia permanenza veniva lucidato nel vero senso della parola per accogliere, poi, il 7 agosto il consiglio presieduto dal Sindaco Leoluca Orlando, da poco rieletto per la quinta volta. Belle le sue parole pronunciate a giugno dopo la vittoria: “Sono stato prima figlio della città, poi fratello e infine padre“. E si vede il lavoro dell’Avv. Orlando svolto in tutta la città che sarà, tra l’altro, capitale della Cultura 2018. Da applauso questo Sindaco.

IMG_2462

Insomma, dopo tanto bla bla ecco qui le mie 10 cose consigliate da vedere e fare a Palermo:

1) comprare una coffa: ce ne sono tante in giro, costose e non. Casa A’ziz in partnership con l’artigiano Rosario le propone di varie dimensioni e prezzi con la possibilità di personalizzarle. Per info cliccate qui e scrivete a Fabio;

coffa A'ziz

2) mangiare le arancine al bar-pasticceria Alba che dal 1955 emoziona i clienti del posto e i turisti. Da provare quelle classiche al ragù con piselli, quelle al burro, prosciutto e mozzarella e alla Norma. Aiuto che bontà! Info pasticcerialba.it;

3) vedere la Cattedrale di Palermo dedicata a Maria SS. Assunta che sorge in un’area a ridosso delle antiche mura punico-romane che chiudevano il luogo del primo insediamento fenicio. All’interno la cappella consacrata a Santa Rosalia dove sono custodite le spoglie della patrona cittadina.

Cattedrale di Palermo

4) andare alla Chiesa di San Giuseppe dei Teatini e sperare di confessarsi senza essere ascoltati senza che il prete abbia tra le mani un cellulare;

San Giuseppe dei Teatini confessione

5) andare alla Chiesa SS. Salvatore fatta costruire su progetto di Paolo Amato negli anni 1661-1669. La chiesa, adibita ad Auditorium non ha comunque perso la sua funzione di edificio religioso e conserva al suo interno non sedie, ma poltrone bellissime di modernariato;

SS. Salvatore Palermo

6) fermarsi al mercatino delle pulci: nato nel 1949 su iniziativa dei rigattieri si trova nei pressi della Cattedrale di Palermo accanto alla Piazza del Papireto. Qui si possono reperire oggetti di modernariato degli anni sessanta e settanta. Merita assolutamente la vostra attenzione;

mercatino delle pulci di Palermo

7) incontrare Fabio Marcianò come padrone di casa e averlo come guida e come amico. Originario di Carini (ironicamente l’ho preso in giro durante la vacanza dicendo a lui: “Ah si,  Scilla e Carini…) è un interior designer che vive e lavora in tutta Italia creando, con poco, piccoli gioielli in cui abitare;

Fabio Marcianò

8) andare ai Magazzini Anita in Via maqueda 263. Questo negozio, con un corner all’interno da 25 euro, rappresenta il luogo della moda Vintage a Palermo, uno spazio nato dopo molti anni di esperienza della titolare, nella ricerca e selezione di abiti e accessori d’epoca. Il mio cuore per qualche minuto l’ho lasciato vedendo appeso un vestito anni sessanta e  taglia 40 che non mi entrava;

9) mangiare da Bisso, ristorante ricavato in una ex libreria. Sempre pieno. Eppure la gente aspetta anche 20/30 minuti per un tavolo. Tranne i dolci, il resto è superlativo. I 4 tipi di crudi serviti fuori menù erano eccezionali;

10) sposarsi a Palermo. Ebbene si, qui si sposano tutti i giorni. Io ho i visto gli sposi di mercoledì, giovedì, venerdì, sabato… Vuoi vedere che Palermo mi porterà il prossimo anno S-fortuna?

Grazie Palermo, da oggi anche tu sei nel mio cuore! 

 

 

 

 

 

 

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