A Pitti Uomo 83esima edizione Jewerly Green è tra i brand che ci hanno colpito. Guidato dall’architetto Clelia Stincheddu e dalla designer Giulietta Piccioli, il gruppo di lavoro che si riunisce sotto il nome Jewerly Green rappresenta un’alternativa colta al design. La diffusione delle idee di sostenibilità e di benessere trova un suo spazio di espressione nell’elemento vegetale, quasi “colto” dalla natura come elemento di design. È in questo modo che nasce l’intuizione di integrare piante e gioielli, di dare alle piante un altro senso che non esclude, ma anzi rafforza, il senso istintivo della loro vocazione. Jewerly Green insegna a prendersi cura del proprio gioiello che diventa un oggetto da crescere e proteggere. In che modo? Nutrendo il muschio che ogni gioiello custodisce con una fiale di acqua piovana che viene affidata a ciascuno. Il modello che di sicuro farà parlare ulteriormente del brand è My Pussycat, spilla-fibbia-ciondolo che richiama ad una libertà non morbosa e non ideologica dell’espressione del sesso. Figo no?