Data la complessità nel definire il postmodernismo in un’ unica e chiara connotazione e tralasciando definizioni banalmente positive o negative ci lasciamo chiarire le idee da uno dei curatori dell’ esibizione Glenn Admson : “L’energia negativa del postmoderno è stato il più potente carburante che arte, design e pop music abbiano mai scoperto. Il Postmoderno è l’ingrediente che ha reso la New Wave realmente ‘new’. È stato il Dna di MTV”. Postmodernismo? uno specchio rotto , una superficie riflettente fatta di molti frammenti”. Eccelente summit di 20 anni di stile , il Victorian & Albert Museum ci immerge in un’ indagine succosa di arte design ,musica ,architettura, cinema ,moda ,grafica , in totale 250 opere. Dalle grafiche di Peter Saville e Neville Brody ai celebri progetti architettonici; dai dipinti di Robert Rauschenberg ed Andy Warhol al busto in acciaio di Luigi XIV firmato Jeff Koons. Il made in Italy brilla con Memphis e Studio Alchimia. Dedicata a Jenny Holzer , figlio dell’era consumistica per eccellenza , e il suo ” Protect Me From What I Want ” un’ intera sala del museo. Nella black hall ci si tuffa nella moda e nella musica . C’è l’abito usato da David Byrne per il documentario Stop Making Sense e il futuristico “maternity dress” disegnato per Grace Jones da Jean-Paul Goude e Antonio Lopez , risultato? Forme eccessive, svettanti e asimmetriche, trucco e acconciatura teatrali. La musica ? Talking heads, Eurythmics, Devo, l’ electro-funk dei Metronomix e ancora Grace paladina indiscussa , per i nostalgici impossibile stare fermi, buona parte dell’ esibizione la si può spendere ballando ! Da non perdere? Lo shop , da scrutare ! Consigli per gli acquisti? Style and Subversion in SOUND and VISION Collaborazione V&A Museum e Emi Label1 DVD + 2 CDs + 2 Vynils. Just for music addicted!