Riccardo Ghilardi è una persona “oltre”. Oltre le definizioni, oltre la meraviglia, semplicemente oltre. Un incanto la mostra di ritratti intimi e inediti di grandi protagonisti del nostro cinema, scattati nei mesi del primo lockdown.
“Era il 12 marzo – racconta Riccardo – quando attraversando le strade vuote mi sono trovato a passare davanti alla casa di un amico caro, prima che un attore meraviglioso. Non ho resistito a citofonargli per salutarci a distanza e scambiarci emozioni. Ho scattato la prima fotografa, diversa da tutti i ritratti “comodi” a cui ero stato abituato nel mio percorso artistico. Così è nata l’idea di questo lavoro. Un “manifesto” del cinema che attende con ansia, studia, si prepara e non vede l’ora di ripartire”.
Allestita prima presso lo Spazio Extra del Maxxi – Museo delle Arti del XXI secolo, la mostra fino al 31 luglio si sposta negli Studi di Cinecittà ed è organizzata da Camilla Cormanni per Istituto Luce Cinecittà.
“Un progetto molto complesso, viste le restrizioni, ma irrinunciabile per chi, come noi, da quasi un secolo documenta nel proprio Archivio gli avvenimenti più importanti della Storia d’Italia. Una testimonianza che abbiamo deciso di produrre perché dovuta al mondo del cinema, ai suoi protagonisti, ai suoi luoghi”, dice Giancarlo Di Gregorio, Direttore Comunicazione di Istituto Luce Cinecittà. “Negli ultimi anni, sempre al Maxxi, abbiamo ricordato il lavoro di Francesco Escalar, presentato all’Italia l’opera imponente di Douglas Kirkland e reso omaggio al Re dei Paparazzi, Rino Barillari. Di questo anno difficilissimo vogliamo custodire i momenti privati, attraverso i volti e le situazioni vissute da autori e registi nei quali potremo tutti riconoscerci”.
Da vedere.