Mi piace scrivere degli amici specie se si tratta di Amici con la A maiuscola. E Serena Giglio lo è. Bella e divertente la sua collezione. E’ ispirata al magico mondo del Circo la Collezione di Sentieri Preziosi e Gioielli Ottiero Spring/Summer 2015, giocata con l’utilizzo di smalti e colori policromi con tutti i colori dell’estate: il giallo, il rosso, l’arancione, il verde, il viola e realizzata utilizzando simboli ispirati dal gioco e dalla magia.
Perché stavolta proprio il Circo? Lo chiediamo alla fantasiosa designer Serena Giglio. “Perché il Mondo del Circo – e prima ancora quello dei saltimbanchi – che fin da bambina ha stuzzicato la mia immaginazione, è un luogo di incontro di differenti culture, dove la diversità, che tutti sanno essere la base della mia linea di gioielli, è sempre stata sinonimo di patrimonio da tramandare e non di chiusura: non esistono abilità che non appartengano ad un certo popolo (ad esempio l’acrobatica è cinese, il trapezio del Sud America, il contorsionismo è mongolo) ma che, nello stesso tempo non siano stati condivisi da questi popoli con tutti gli altri. I circensi sono dei nomadi, privi di fissa dimora ed abituati a viaggiare, emigrare continuamente da un posto all’altro, in una cultura nella quale lo spostarsi sempre, l’assenza di radici, il dinamismo quale stile di vita è dignitosamente, faticosamente e magicamente legato alla creatività dell’arte di guadagnarsi la vita. Il mondo del Circo – per quanto spesso incomprensibile ai più – è un mondo a sé, fatto di rituali, terminologie, metodologie ben precise, riconoscibili e trasmesse di generazione in generazione, che consentono di creare un senso di appartenenza, una matrice identitaria diversamente difficile per gente priva di “radici” ubicative“. Sentieri Preziosi e Ottiero Gioiello hanno voluto celebrare questo Mondo a sé stante e lo hanno fatto – in maniera ancora una volta originale e provocatoria – utilizzando nella propria collezione elementi ispirati al gioco e alla Magia. Ed ecco apparire spille e pendenti a forma di clown, dai colori sgargianti, spesso costituite con elementi mobili, che raffigurano questo personaggio tanto cari ai bambini, come agli adulti, nelle più diverse attività: con i palloncini, con il monociclo, con la valigia piena di cianfrusaglie.
E Ancora allegri gruppi di palloncini con pietre preziose cabochon si attaccano al lobo e al decoltè per non scappare via… Aquiloni colorati reggono stilizzate figure di giocolieri, allegri braccialetti avvolgono il polso in mille sfumature da sogno… la donna diventa la tela per raffigurare un mondo etereo, affascinante e misterioso poiché in continuo movimento! Gioielli magici, ancora una volta in grado di emozionare chi li guarda, tanto da poter pretendere, di per sé stessi, di essere posseduti e sfoggiati da donne di tutte le età.
Ecco, in sintesi, perché il Circo, perché – parafrasando uno scritto del grande Maestro Federico Fellini per cui il Circo fu una passione radicale, quasi una ossessione, una lente con la quale guardare il mondo, oltre che il cinema – “Ancora oggi, (…) il circo mi sconvolge e mi terrorizza come quand’ero un bambino. Non posso non vederci lo sforzo disperato che l’uomo fa per organizzare la propria vita. Perché il circo è prima di tutto, lo spettacolo stesso della vita. Tutti gli elementi vi si ritrovano, gettati là, alla rinfusa, così violenti, così tragici, così teneri. Tutti, senza eccezione. La vita collettiva, per esempio. La più difficile che ci sia. Fatta di lavoro di squadra, di successi personali, di fallimenti, di gelosie, di bellezza e di miseria, d’amore, di vergogna, di odio. E il tetto provvisorio. Temporaneo come noi sappiamo essere – da qui la nostra perenne angoscia – la maggior parte delle case vere. Ci si ritrova, ancora, la grazia. Perché ci sono dei bambini. E il ritmo. Perché ci sono degli animali. E la paura. Perché c’è l’uomo (…). Sì, il circo, Luigino, è uno spettacolo sempre al bordo della follia. È per questo che mi appassiona. E questa follia, noi vogliamo, come nella vita, crederla organizzata. In effetti lo è. Ma organizzata da dei pazzi. Pensa ai clown. Hai capito fino a che punto ci mettono in scena impunemente la tragedia dell’allegria? E noi ne ridiamo…”.
Dunque, una collezione affascinante già prima di vederla… non ci resta che aspettare con ansia di ammirarla negli scatti che seguiranno la serata-evento!