Angelo Orazio Pregoni è un naso e artista contemporaneo che si caratterizza per la sua carica anarchica e provocatoria e per la qualità e la sua tecnica unica di profumiere. Oggi ci troviamo a commentare il suo percorso e a parlare della speranza di vedere rarefarsi il mondo del kitsch inconsapevole che imperversa sulle affissioni pubblicitarie, vorremmo vedere sparire testimonial solo estetici, vorremmo contenuti e valori, cultura e nuove esperienze. Grazie alla sua voluta colta ignoranza, al suo rifiuto di qualsiasi esercizio di marketing attuato sinora, Angelo Orazio Pregoni ci sorprende con un profumo dalle mie valenze ed espressioni: realizza un profumo ultra esclusivo, tailormade per ogni persona che lo indossasse e sempre diverso da sé stesso grazie ad un millilitro mancante, grazie a dieci gocce di pipì che, una volta inserite, chimicamente trasformano la fragranza in un prodigio ancestrale arricchito di valenze pop e dadaiste, oltre che di sensazioni nuove di metalli e frutti. Questo profumo si chiama Peety e, con tutta la sua stratificazione di significati e concettualizzazioni, trae forza dai tabù sub-culturali per muoversi nelle coordinate delle immagini prodotte dalla cultura di massa, senza alcuna scelta estetica, ma come puro istante di registrazione emozionale, sconfiggendo i cliché delle immagini più note e simboliche delle pubblicità, rendendo tutti protagonisti del proprio mondo odoroso. Svita il tappo e introduci dieci gocce della tua pipì! Surreale più che irreale, visto che il profumo a settembre sarà lanciato a Pitti Fragranze, il tempio della profumeria artistica, e visto che lo stesso Pregoni ha creato fragranze costosissime e assolutamente per pochi!
Lo scatto dell’adv è di Albino Ventura, comunicatore e fotografo, marketing manager e “uomo della strada”, come ama definirlo Angelo Orazio Pregoni.
