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Uber chiede sostegno per far valere i propri diritti. Che fare?

Come saprete, lo scorso venerdì il tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza secondo la quale Uber avrebbe dovuto sospendere il servizio entro 10 giorni basandosi su leggi risalenti a 25 anni fa. Convinti delle loro ragioni, gli autisti professionisti di Uber hanno chiesto di continuare ad operare in attesa che il loro ricorso venga esaminato. La richiesta di sospensiva è stata accolta e quindi, per il momento, Uber continuerà regolarmente ad operare in Italia a Milano e Roma. Non è ancora finita però. L’ordinanza è sospesa solo momentaneamente in attesa dell’appello. Uber continuerà ad operare grazie all’app consentendo contemporaneamente a tutti i cittadini di poter scegliere liberamente come spostarsi. Se volete potete sostenere al seguente indirizzo la petizione per far valere i loro diritti: https://www.change.org/p/tribunale-di-roma-uber-in-italia. Mancano, tre vi scrivo, 1.728 firme per raggiungere 15.000.

 Uber 

Gli enti dell’Associazione dei Consumatori si sono già schierati contro questa ingiustizia, e gli stessi utisti di Uber desiderano fare la loro parte: portare al Governo la voce degli utenti e dei cittadini che utilizzano ed apprezzano il servizio. L’appello quindi è rivolto al Presidente del Consiglio Gentiloni e ai Ministri Delrio e Calenda, rispettivamente dei trasporti e dello sviluppo economico: qual è il futuro dell’Italia? Continuerà ad essere il “Bel Paese” fermo a 25 anni fa o finalmente si evolverà, seguendo il modello già adottato da altri?La parola finale spetta a voi: i cittadini hanno già espresso il proprio parere a riguardo, ora attendono solamente di essere ascoltati.