“Tutto il mondo esiste per far capo ad un libro” S. Mallarmé
E’ questa frase ad introdurci il tema della mostra che sarà inaugurata il 13 Dicembre negli spazi della Galleria Vera Amsellem di Parigi. Una luce nel mio libro è una mostra sull’intimità dell’artista con la propria poetica. La luce è la centralità del profondo, del pensiero, è il raccoglimento all’interno di una superficie, visibile solo a chi è disponibile ad accoglierla. Una luce nel mio libro è una ricerca sullo sguardo, sulla capacità di vedere oltre, di tracciare una linea di confine tra le cose. Poiché tutte le cose sono luce e buio. Tra gli artisti invitati a confrontarsi con la ricerca eterna dell’uomo e dell’arte creando un’opera/libro espressione di questo pensiero estremo e sublime Sylvio Giardina che, in collaborazione con Stato di Famiglia, presenta “skull”. La piccola e preziosa edizione, dalla forma essenziale e tascabile, è stata progettata come esempio dell’ideale interazione tra contenuto e contenitore. Ispirata dall’idea di scatola cranica – contenitore dell’encefalo e del suo contenuto, ovvero gli organi sensoriali – l’edizione è costituita da un piccolo libro dinamico che sfogliato velocemente ricompone la sequenza dei video-frames raffiguranti il percorso di un fascio luminoso. Il piccolo libro-oggetto è alloggiato in una scatola dalle pareti specchianti, metafora della capacità della mente di captare ogni tipo di manifestazione e di fenomeno (immagini, luce, colore, buio), di incamerarli per poi rifletterli, nuovamente, altrove.
Per maggiori info: www.galerieveraamsellem.com| www.sylviogiardina.com/
