Vittorio Camaiani ha presentato “Filo d’Erba”, la sua nuova collezione di moda per il prossimo autunno-inverno 2018-2019 a Porto San Giorgio nell’incantevole dimora ottocentesca “Villa Montanari Rosati”, grazie alla sensibilità della padrona di casa Marilena Montanari Rosati. L’evento, patrocinato dal Consiglio Regionale Marche e dal Comune di Porto San Giorgio, è stato presentato da Elena Parmegiani, direttore eventi della Coffee House di Palazzo Colonna a Roma che ha anche moderato una tavola rotonda con Sarina Biraghi (giornalista de La Verità), Tony di Corcia e Marilena Montanari Rosati. Il tema dell’incontro è stato “Le Mani, la Moda, le Marche”, elementi cari allo stilista che festeggia, tra l’altro, trent’anni di moda come artigiano della sartoria. Camaiani è “figlio” di una regione, le Marche, simbolo della passione, della creatività e della professionalità di tanti artigiani divenuti famosi.
Tornando agli abiti, con questa collezione Vittorio Camaiani ci conduce in un viaggio che “porta a terra”, proponendo un percorso estetico che richiama un singolare contatto con la natura, senza rinunciare ai consueti tocchi surreali che contraddistinguono da sempre l’estro creativo dello stilista marchigiano. Ad animare la collezione è uno “sguardo tra i fili d’erba”, un invito a tornare bambini, distesi su un prato ad osservare i suoi colori mutevoli che, a seconda dell’ora del giorno, tra luce e controluce, virano dal verde al viola, al glicine, al rosso. Sono queste le nuances dominanti della collezione, in un singolare abbinamento al grigio di giacche, gonne e cappotti che simboleggiano i colori delle città in cui viviamo. Come a voler dire che nelle metropoli contemporanee c’è sempre posto per un prato, reale o immaginario che sia, così come nella stagione del freddo e del grigio può trovare spazio anche il colore, che porta lontano e che rappresenta il gioco vitale delle emozioni in un’eterna estate, di cui il verde è colore simbolo. In questo gioco di contrapposizione risiede il senso di questa collezione di alta moda, nella quale Camaiani gioca con il desiderio della donna di recuperare la rassicurante dimensione della bella stagione nella vita quotidiana. Come colpiti dai raggi del sole, i capi prendono vita attraverso lavorazioni ad intarsio in duchesse che riproducono la forma dei fili d’erba su gonne di jeans, lavorato come un capo di alta moda, o ancora cappotti rigorosi in cachemire grigio spinato si animano con applicazioni in seta verde, completi e piccole giacche in pregiate lane del lanificio Bottoli che vedono spuntare fili d’erba dalle aperture create ad arte su maniche e pantaloni. Per la sera, tute e lunghi abiti “zippati” in crêpe de chine e crêpe di lana, mikado, organza. Il nero della notte non rinuncia a tocchi di colore che ricordano un prato al tramonto ma anche l’arte futurista, come accade con l’abito scollato con gonna a portafoglio, simbolo della collezione.